Bella Gioia!!!!

Il regalo diverso per i 40 anni,

Spararsi 2000 km per una foto, ma una foto con Lui, uno dei pochi attori di sempre, di quelli che fanno tanto parte della tua vita nemmeno fossero parenti. Una foto con Lui che con la Ritmo ha avuto a che fare spesso. E se è vero che un grande uomo si riconosce dai piccoli gesti, Lui è un gigante. Grazie Renato! davvero di cuore.

Un enorme ringraziamento va allo Staff della “Locanda Pozzetto”, loro hanno reso possibile questo incontro… Bella Gioia!!!

• • •


Sono nata nel ’78.

Come tante altre.

Alcune più belle, altre meno, certe tradiscono l’età e altre – poche per la verità – la sfoggiano con l’orgoglio che possono permettersi.

In realtà sono stata concepita nel 1974, allora le gestazioni duravano quattro anni, e non sono figlia di un genio solo; piuttosto direi che sono figlia di tanti abili pensatori e studiosi che hanno curato la mia dote fin dalla prima incubazione ideale.
Gli artigiani di un tempo che oggi non esistono più, spesso dalla mano pesante e dalla vista lunga, che hanno pensato davvero a tutto quello che avrei dovuto fare e a ciò che avrebbe potuto capitarmi: grazie, davvero bravi.

Non sono mai stata ricca, almeno non nel senso stretto del termine, ma ho dato tutto quello che potevo a chi mi ha voluto con sé; e talvolta anche a chi proprio non mi avrebbe voluto: alla fin fine ero lì e tanto valeva fare quello che dovevo fare.

Sono stata giovane per poco: ai miei tempi l’attesa era lunga ma la giovinezza si bruciava in un baleno e si invecchiava presto; spesso anche male.

Sono stata giovane e sfacciata, un po’ più di altre forse, ma c’è chi dice che fosse il mio bello; c’è chi lo dice ancora, e ricorda con nostalgia i vestiti sgargianti delle prime uscite… Secondo qualcuno ero la più bella, e accanto a lui c’era naturalmente chi sosteneva che non lo fossi affatto; io so che sono sempre stata soddisfatta della mia immagine: poteva non essere la più raffinata in senso stretto, ma per strada nessuno mi avrebbe mai scambiato per un’altra.

E a me questo bastava.

Allora come oggi: di me si è parlato tanto, tanto in passato ma anche adesso si sente qualcuno che si ricorda che sono esistita.

E poi si sente chi si ricorda che esisto e si incontra qualcuno che mi ama ancora.

Tra queste pagine non troverete le mie misure: vado per i quaranta, e anche se nel mondo d’oggi non me la cavo neanche male non sarebbe elegante mettere in mostra le rughe e i limiti di un’età che per me è già avanzata.

Non ci sono i miei voti e le mie conquiste: forse non contano più.

Forse non contano più i miei tempi e i miei primati, quelli che furono così importanti quando il mio compito principale era rendere bene e affermarmi sul lavoro: adesso posso godermi il riposo che meritano i vecchi.

In compagnia di tutti i miei cari e degli amici che ogni tanto si aggiungono, incuriositi e affascinati da un tempo e una e mille storie di cui sono stata testimone e protagonista.

Le memorie storiche tendono a esaurirsi, in tutti i campi, e anche se a me non è mai importato essere qualcuno, oggi ammetto di provare un pizzico di orgoglio nel vedere che non sono neanche stata nessuno: tra queste pagine vivo serena tutto il tempo che mi resta.

Chissà se sarà infinito.

• • •• • •

Arte: attività umana regolata da accorgimenti tecnici e fondata sullo studio e sull’esperienza; ma anche l’attività, individuale o collettiva, da cui nascono prodotti culturali o comportamentali e sim. che sono oggetto di giudizi estetici, reazioni di gusto e sim., e il risultato di questa attività.

Per ultimo: incantesimo, malia, sortilegio.

Noi siamo quelli ammaliati.

Noi siamo quelli che ai tempi di quel sortilegio non potevano ancora permettersi di scegliere: potevamo solo essere scelti.

E ci siamo lasciati scegliere.

Da sempre serenamente abituati a far parte delle minoranze, ci piace pensare di essere i discendenti di un popolo che ha avuto in casa poco meno del Mosé di Michelangelo; e che lo ha buttato via quando è passato di moda.

E non importa se non è così: quello che conta è che in questo nostro piccolo convivio i sogni possono restare vivi e veri come quando eravamo bambini.

Come quando quelle forme e quei colori ci entrarono nel sangue per non abbandonarci più.